Venerdì 31 Ottobre 2014 06:16

Dopo il tentativo del Presidente Campaorè di eliminare dalla Costituzione l'articolo che impedisce una sua nuova elezione, i manifestanti antigovernativi hanno manifestato, anche in maniera violenta nella capitale Ouagadougou e nelle maggiori città.

Stamattina abbiamo sentito Antonio, presente al Centro come volontario e ci raccontava che sono chiusi all'interno per timore di scontri e saccheggi. La preoccupazione è la tensione sono alte, ma per il momento la situazione sembra sotto controllo. La presenza delle università in città, da sempre focolaio di rivolta contro il governo ci obbliga a tenera alta la guardia, anche se la figura di enzo e del centro sono rispettate dalla popolazione.

I dimostranti anti-governativi hanno appiccato le fiamme alla sede del Parlamento del Burkina Faso nella capitale Ouagadougou e  hanno assaltato anche altri uffici governativi e la TV di stato, senza però riuscire ad occuparla. Gli scontri si sono allargati anche a Bobo, dove è stato incendiato il Municipio e la casa del sindaco,  mentre a Koudougou non sono ancora sfociati in azioni violente.

A seguito degli scontri  Il governo del Burkina Faso ha annullato il voto, inizialmente previsto il 30 Ottobre, sulla revisione della Costituzione che avrebbe consentito al presidente Blaise Campaoré, al potere da 27 anni, di prolungare ulteriormente il proprio mandato. Lo ha annunciato il portavoce del governo, facendo appello ai manifestanti.

Vi terremo informati sulle evoluzioni in atto

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