Per Natale regaliamo del tempo alla famiglia

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Domenica 17 Dicembre 2017 13:29

Per Natale regaliamo del tempo alla famiglia!



Si avvisano i signori lettori che ogni riferimento a persone o avvenimenti è  puramente casuale, anche perché riguarda ormai tutti noi!

Ore 17 palestra Giorgia
Ore 18 recuperare Paolo a pianoforte e portarlo a catechismo, mentre Giorgia aspetta. Giro a prelevare Giorgia, spesa veloce e, dopo aver depositato il tutto a casa, correre a prendere Paolo in usci dal catechismo.

 

La cena veloce perché "abbiamo" i compiti da finire e gli esercizi di vocalizzi per la prossima lezione di canto.
Coraggio, è solo venerdì ed è da inizio settimana che stiamo incastrando gli impegni dei nostri figli senza dimenticare il nostro dovere professionale. Domani inizia il fine settimana e potremmo finalmente. . . AIUTO!!
Sabato mattina ripasso di pianoforte per il saggio, pomeriggio prima partita del torneo di calcio della fioritura della Stella di Natale - anche perché ogni stagione e ogni ricorrenza è occasione per organizzare un torneo- che continuerà domenica tutto il giorno, in contemporanea con il saggio di musica.
Ma l’organizzazione teutonica ci permetterà di dividerci e moltiplicarci, creando un'illusione ottica che permetterà ai nostri figli di vederci entrambi in entrambe le sedi di esibizione: potenza dei genitori moderni 2.0! 
Potrebbe sembrare una parodia delle nostre giornate, ma in realtà è la quotidianità in una dimensione culturale che ci ha proiettati in un universo dove, al centro di tutto, ci sono gli impegni dei nostri figli.
I genitori dei compagni di squadra diventano i nostri amici e le palestre ed i teatri saranno il nostro habitat. Non scelti, ma trovati, non cercati ma imposti.
Sono loro che dettano le regole, sono loro che decidono i nostri gusti ed in base a loro plasmeremo le nostre giornate.
Riguardando la nostra vita da bambini, sono indeciso se considerarla una vita triste, passata tra corse in bicicletta e interminabili partite a pallone nel prato sotto casa, oppure una vita libera da iperstimolazioni!
Certo che agli occhi di un amico africano tutto questo potrebbe sembrare non solo folle, ma completamente fuori da ogni logica. In Africa i bambini nascono e vengono accolti come dono di Wend, crescono e viene dato loro la sola attenzione alla sopravvivenza fino a quando non diventano piccoli uomini, fuori dal pericolo della morte infantile. 
Dopo, chi può permetterselo, fa tutti i sacrifici possibili per mandare i figli a scuola e niente altro.
La strada, la brousse, la concessione la tettoia sotto il baobab diventano scuole di danza, accademie di musica e campo di calcio senza l’intervento degli adulti. 
Da questi luoghi alternativi di crescita sono usciti e usciranno grandi artisti e grandi sportivi, senza che alcuno dei loro genitori debba fare da taxista o da organizzatore di eventi.
Certo è un altro mondo, ma senza andare tanto lontano, non ricordo mio padre o mia madre impazzire per valorizzare ogni mia singola "potenzialità".
Sicuramente è un'altra società e noi siamo un paese sviluppato e loro un paese in via di emancipazione , ma siamo sicuri che questo sia il giusto prezzo da pagare per il futuro dei nostri piccoli?
Non è che a forza di correre ci  stiamo dimenticando dove stiamo correndo? Forse i nostri figli hanno anche bisogno di stare con noi, di scivolare sopra un vecchio copertone su un pendio innevato, di un momento di dialogo e di coccole, di annoiarsi un pochino, perché è un loro diritto!
A Natale proviamo a regalare del Tempo alla famiglia e giochiamo insieme con i regali ricevuti. Guardiamo insieme un film. Facciamo una passeggiata senza vincoli di orario.

Se qualcuno vi  proporrà il fatidico torneo di Santo Stefano, ricordiamoci che a Natale la sfida più grande è quella di ritrovarci insieme!
Buone feste

Guido Barilla

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