News dal Burkina

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Sabato 19 Settembre 2015 08:50

16 SET 2015 18.00

I  militari del reggimento di Sicurezza presidenziale (Rsp), che hanno preso in ostaggio il Presidente del Burkina Faso Michel Kafando e il capo del governo Isaac Zida, hanno annunciato questa mattina di aver "dissolto" le istituzioni di transizione e hanno promesso di organizzare "elezioni inclusive". Il golpe ha una scia di sangue nelle strade della capitale Ouagadougou, dove almeno dieci persone sono state uccise e una sessantina sono rimaste ferite quando i militari hanno aperto il fuoco sulla folla che protestava contro il colpo di stato.

Un "consiglio nazionale della democrazia" ha affermato di aver messo "fine al regime deviante della transizione (...). Il presidente della transizione è dismesso dalle sue funzioni". Il "governo di transizione" e "il consiglio nazionale della transizione sono disciolti". Una "larga concertazione è stata intrapresa per formare un governo che raggiunga elezioni inclusive e tranquille", ha dichiarato all'emittente televisiva nazionale il tenente colonnello Mamadou Bamba. Gli autori del colpo di stato hanno nel frattempo nominato il generale della guardia presidenziale Gilbert Dienderé come capo del Consiglio di transizione del Paese.

Burkina Faso: in piazza contro il golpe dei militari.

Il leader dei golpisti ha giustificato il colpo di stato con una "grave situazione di insicurezza pre-elettorale" e ha promesso di scarcerare i responsabili della transizione arrestati. Dienderé, in un'intervista alla rete televisiva France 24, ha poi affermato di non avere alcun contatto con l'ex presidente Compaoré e di avere il "sostegno dell'esercito". "Non ho avuto contatti con lui, né prima né dopo" il colpo di stato avvenuto ieri da parte dei membri del reggimento di sicurezza presidenziale, ha risposto il generale, che è sempre stato vicino a Compaoré. "Abbiamo - ha aggiunto - il sostegno dell'esercito". Compaoré è stato deposto a ottobre dello scorso anno e si è rifugiato in costa d'avorio.

Violenti scontri nella capitale. A Ouagadougou i militari fedeli al deposto presidente Compaorè hanno sparato per disperdere la folla che si era riunita nella piazza dell'Indipendenza per protestare contro il golpe e chiedere il rilascio del presidente: secondo fonti sanitarie, tre persone hanno perso la vita negli scontri, mentre altre 60 sono rimaste ferite. Colpi d'arma da fuoco sono stati uditi anche in altre zone della capitale. Molti i negozi chiusi a Bobo-Dioulasso, la seconda città della Burkina Faso (ovest). Secondo alcuni testimoni la casa di un membro del Cdp, il Congresso per la Democrazia e il Progresso, partito dell'ex presidente Compaore, è stata bruciata. A Banfora (un centinaio di chilometri a sud-ovest di Bobo-Dioulasso), città di transito verso la Costa d'Avorio, gli abitanti hanno innalzato barricate per impedire ai veicoli di circolare.

La denuncia del presidente.Il presidente ad interim del parlamento, Cheriff Sy, ha invece apertamente denunciato "un colpo di stato" in Burkina Faso dopo il sequestro del presidente e del primo ministro da parte della guardia presidenziale, che ha sciolto le istituzioni politiche. Sy, all'emittente Rfi radio, ha invitato le persone a reagire e "sollevarsi immediatamente" contro questa situazione. Lo stesso presidente ad interim ha chiesto all'esercito di intervenire e fermare il "piccolo gruppo" di ufficiali della guardia presidenziale responsabili del colpo di stato in corso, aggiungendo che assumerà la guida del Paese finché il presidente non sarà liberato.

L'Ue condanna. L'Unione europea ha chiesto la "liberazione immediata" del presidente e del capo del governo. "L'Ue chiede il rilascio immediato di quanti sono stati arrestati e il rispetto della transizione politica e dell'interesse nazionale", ha affermato in una nota Federica Mogherini, alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza.

Onu, Francia e Usa. Condanne al golpe anche da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha "condannato con fermezza" il sequestro del presidente ad interim Kafando,e del primo ministro Isaac Zida. In una dichiarazione adottata all'unanimità dai suoi 15 membri, il Consiglio Onu ha sottolineato che "questa detenzione da parte di elementi del Reggimento di sicurezza presidenziale rappresenta una violazione flagrante della costituzione" del Paese.

Francia e Stati Uniti intanto hanno chiesto il rilascio immediato del presidente degli arrestati. "Gli Stati Uniti condannano duramente qualunque tentativo di conquistare il potere attraverso mezzi extra-costituzionali", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato John Kirby. Hollande, da parte sua, chiede "la liberazione immediata di tutti coloro che sono stati fermati, il ripristino delle autorità di transizione e il rilancio del processo elettorale".

 

18 SET 2015  16.02

Nuove proteste contro la giunta militare in Burkina Faso

La giunta militare responsabile del colpo di stato in Burkina Faso ha liberato il presidente ad interim Michel Kafando e i due ministri del governo di transizionepresi in ostaggio il 16 settembre. Il premier Yacouba Isaac Zida, invece, è rimasto agli arresti domiciliari. Alcuni manifestanti sono scesi in piazza per due giorni consecutivi, per chiedere la liberazione degli ostaggi e l’organizzazione delle elezioni politiche e presidenziali previste per l’11 ottobre. Ma le proteste sono state sedate e ieri ci sono stati scontri e vittime. Le frontiere aeree e terrestri sono state riaperte dai militari.

Le proteste della società civile.

Il portavoce dell’associazione Balai citoyen, Me Guy-Hervé Kam, ha detto a un giornalista dell’Agenzia France-Presse che “la società civile, i sindacati e i partiti politici formeranno fronte comune per resistere” alla giunta militare. I cittadini chiedono che il generale Gilbert Diendéré, messo a capo del Consiglio nazionale per la democrazia istituito dai golpisti, si ritiri. Il generale ha promesso che le elezioni avranno luogo e ha detto: “Non abbiamo intenzione di restare al potere per sempre”.

Stamattina la circolazione delle auto nelle strade della capitale Ouagadougou è ripresa, anche se molti negozi sono rimasti chiusi. Le manifestazioni di protesta sono continuate in diverse città, tra cui Bobo-Dioulasso, nell’ovest del paese, e Fada N’gourma, nell’est. In queste località non ci sono stati scontri con le forze di sicurezza, mentre ieri a Ouagadougou l’intervento della guardia presidenziale ha causato almeno tre morti e sessanta feriti, come riportato da un medico del principale ospedale della città.

La visita dei capi di stato africani.

Oggi, a Ouagadougou, Diendéré ha ricevuto la visita di due capi di stato dell’Africa occidentale: il presidente senegalese Macky Sall, che attualmente dirige anche la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Cédéao), e il presidente del Benin, Thomas Boni Yayi. I due capi di stato dovrebbero fare da mediatori tra i golpisti e la comunità internazionale che ha condannato il colpo di stato e chiesto un ritorno alla transizione democratica cominciata dopo la fine del regime trentennale di Blaise Compaoré nell’ottobre del 2014. Boni Yayi era il mediatore incaricato dalla Cédéao di vigilare sullo svolgimento delle elezioni dell’11 ottobre.

La liberazione di Kafando e Zida era stata chiesta dal rappresentante speciale dell’Onu per l’Africa occidentale Mohamed Ibn Chambas, che ieri ha incontrato Diendéré. Il consiglio di sicurezza dell’Onu e gli Stati Uniti hanno minacciato di imporre sanzioni al Burkina Faso. La Francia dispone di un contingente di 220 soldati delle forze speciali a Ouagadougou impegnato nella missione antiterroristica Barkhane, ma ha assicurato che non interverrà militarmente.

 

 

 

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5x1000

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Sabato 04 Aprile 2015 13:18

Al Centro Oasis di Koudougou in Burkina Faso, accogliamo ogni giorno donne in difficoltà e bambini che hanno bisogno di assistenza e cure. Le offerte che arrivano all'associazione Oasis e Legamondo servono a donare speranza a chi non ne ha. Aiutateci a regalare questa speranza ad altre persone.
Con una firma sulla vostra dichiarazione dei redditi e la destinazione del 5x1000 è semplice ed efficace.
Grazie
Codice Fiscale Legamondo San Maurizio Canavese
92026760014

 

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7x80= 570! CREN

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Domenica 15 Marzo 2015 12:44

7x80=....570

Quando un errore di matematica può dare

un buon risultato!

 

Progetto di aiuto alimentare per i bambini del CREN

(Centro di Recupero dei bambini denutriti)

 

Il CREN

All'interno del Centro Oasis esiste il C.R.E.N. , (Centro di Recupero ed Educazione Nutrizionale) Qui vengono accolti circa 400 bambini all'anno.

Il  Burkina Faso è uno dei paesi più poveri del mondo non disponendo di risorse naturali.  Le frequenti siccità  o danni alle coltivazioni, causate dagli eventi climatici, creano spesso problemi di rifornimenti alimentari e conseguenti malattie. L’economia in Burkina, legata ad un’agricoltura di sussistenza, può causare in particolari  periodi delle gravi carenze alimentari nella popolazione I primi a patire le conseguenze sono i bambini.

In questi anni Enzo Missoni ha accolto e curato centinaia di bambini denutriti attraverso le strutture del CREN (Centro di Recupero ed Educazione Nutrizionale) Qui vengono accolti circa 400 bambini all'anno.

All’interno del centro sono attive inoltre la scuola Primaria, il progetto delle adozioni a distanza, la farmacia e progetti di sostegno alle fasce più povere della popolazione

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Oasisenzomissoni Onlus

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Sabato 07 Febbraio 2015 14:31

 

Il Burkina ha concluso l'anno iniziando una nuova strada verso l'autodeterminazione e sicuramente il sostegno all'educazione ed all'istruzione delle nuove generazioni è una delle azioni più significative di aiuto che possiamo dare ad una democrazia tutta in costruzione.
Oggi più che mai garantire l'istruzione di base ai nostri ragazzi e permettere ad alcuni di loro più meritevoli gli studi superiori è necessario per assicurare un futuro di pace e democrazia al paese. 
Durante il soggiorno del nostro amico Antonio, un volontario di Cison di valmarino, rimasto nel paese oltre quattro mesi, abbiamo potuto vedere i nostri ragazzi, parlare con loro, osservare nei loro occhi la gioia di vivere e sentire raccontare come grazie al centro possono andare a scuola, avere assistenza ed un futuro sereno. In questi anni abbiamo visto centinaia di ragazzi ritirare i loro kit scolastici, li abbiamo visti crescere anno dopo anno e costruire il loro futuro giorno dopo giorno con fatica ed impegno.
Sono ragazzi che hanno davvero compreso il valore e l'importanza dell'istruzione nel loro cammino di vita, quella consapevolezza che a volte manca ai nostri ragazzi in Italia , spesso svogliati ed indifferenti agli stimoli della scuola che frequentano. Aiutiamoli a costruire il loro futuro! 

Per Informazioni seguite il sito www.oasienzomissoni.org
o inviate una mail.

Grazie

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